Sam , l’autrice del romanzo ispiratore di Virtu@lis, è ritratta secondo i dettami propri della sua anima dark.
Lo sguardo sprezzante, intensamente ipnotico, è rafforzato dal modo in cui la mano, adornata da un imponente anello-armatura, sostiene il mouse che pare sospeso come un pendolo magico.
È, in realtà, la raffigurazione di una strega del III millennio che si avvantaggia delle antiche armi della seduzione - le trasparenze del tulle, dei pizzi e della retina; il trucco che risalta le labbra carnose e il colore degli occhi – su un corpo fiorito ma dal viso ancora fanciullesco, coronato da due trecce infantili che le imprimono un’aria vaga da Lolita.
Con l’audacia del suo temperamento ribelle, vi contrappone la ruvidezza degli accessori borchiati, delle catene e del cappellino funereo, senza temere che la sua presenza inquietante possa turbare tanto lo spettatore da farlo allontanare. Anzi, La Chat-Tosa lo provoca con ironia e si aspetta da lui che sappia cogliere l’invito a proseguire l’incontro, addentrandosi con lei nel suo mondo virtuale.