Critica all'Opera di Vittorio Sgarbi: L'Alice che vive in questi quadri è forse ancora quella di Lewis Carroll, poichè dalla memoria del suo lontano viaggio infantile è rimasto il gusto di reinterpretare lo spazio in prospettive immaginose di atmosfere sospese e perfino metafisiche.
Ma è evidente che si tratta di un'Alice ormai cresciuta, ben capace di distinguere e di scegliere la parte giusta dello specchio.